TOMBINI

Tre immagini di pozzetti nel pavimento, uno senza copertura, uno con copertura in metallo con scritte "TELEFONI DELLO STATO" e un altro con esempio di dentro con ghiaia e acqua

E BITTA

Camminare con lo sguardo rivolto a terra può riservare sorprese. Anche ciò che è funzionale e nascosto - tombini, bitte, superfici metalliche - può rivelare dettagli estetici, storici o poetici.

Un tombino consumato dal mare, lambito per anni dall’acqua salmastra di San Michele di Pagana: una superficie che racconta erosione, tempo e paesaggio.

Un tombino dei "Telefoni di Stato", ancora presente a Milano. Per chi ricorda, è un frammento di storia: quando telefonare all’estero implicava chiamate programmate, centralini e attese.

Una “bitta” dal design insolito. In nautica, è l’elemento a cui si legano le navi in porto. Qui, diventa oggetto scultoreo e punto di connessione tra terra e mare.