Serie di tre immagini che mostrano luci di diversa lunghezza proiettate su una superficie nera: la prima immagine mostra una luce di forma rettangolare più grande, la seconda una luce più piccola con due linee parallele, e la terza due linee più corte.

LUCI

LUCI

Tre immagini, nate da una semplice osservazione della luce del sole che attraversa una tapparella, diventano visioni astratte, quasi cosmiche. Gli sfondi - inizialmente variabili in diverse tonalità di grigio - sono stati uniformati in fase di post-produzione, virando verso un nero profondo che esalta i dettagli luminosi e conferisce alle opere un’intensità nuova, quasi ipnotica.

Il titolo, Spettroscopia del Sodio, non è casuale. L’artista - con un passato da analista chimico - richiama qui un fenomeno ben noto nella scienza: la firma luminosa del sodio, che appare come una doppia riga gialla nello spettro della luce. Chi ha familiarità con la chimica potrà cogliere immediatamente il riferimento; per tutti gli altri, rimane un indizio poetico, una traccia che unisce esperienza scientifica e sensibilità visiva.

Queste opere invitano a guardare il quotidiano con occhi nuovi, a scoprire la bellezza nascosta nei dettagli e a lasciarsi guidare dalle connessioni tra scienza, arte e memoria.